Cattedrale di Sarzana
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FASE MEDIEVALE - GOTICA (sec. XIV)

Agli inizi del Trecento la pieve subì il primo grande rifacimento che la trasformò da chiesa a tre navate ad un'unica grande aula, coperta a capriate lignee e di una altezza pan a quella della navata mediana dell'edificio precedente. Inoltre, abbattute le absidi, fu allungata creando un nuovo spazio (ancora da indagare) in cui venne collocato il presbiterio mentre sulle pareti laterali furono aperte finestre più ampie, oggi nuovamente visibili, eretti monumenti e cappelle, scomparsi nel rifacimento cinquecentesco, ma di cui si ha notizia dalla visita pastorale del vescovo, cardinale Benedetto Lomellini del 19 marzo 1568.
Altre fonti documentarie riferiscono che importanti famiglie sarzanesi avevano le loro sepolture in questa pieve: al momento uniche testimonianze rimangono solo alcune lapidi terragne in marmo di cui una già citata all'ingresso e altre due addossate alla parete destra nel vano inferiore della chiesa e la notizia di una cassa lignea (sec. XIV) ritrovata negli scavi dell'ultimo intervento (1973).
Completa questa fase di lavori la costruzione dell'elegante campanile, pervenutoci sostanzialmente integre nella compatta muratura in pietrame su cui si apre la classica successione, dal basso verso l'alto, di monofore, bifore, trifore fino alle tetrafore della cella campanaria.

All'esterno, sul lato sinistro, è chiaramente visibile la parete trecentesca in blocchi di arenaria grigia in cui è una porta, oggi murata, nel cui architrave scolpito spicca una Stella ad otto punte, per alcuni studiosi simbolo della città (v. facciata).

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