Cattedrale di Sarzana
Cattedrale | S. Andrea | S. Girolamo | S. Croce | Museo diocesano | Casa natale di Papa Niccolò V
Palazzo vescovile | Parrocchie
oratorio - volontariato Vincenziano - asilo Maria Luisa - organismi parrocchiali - congregazione del Preziosissimo Sangue
biblioteca seminario e archivio capitolare - centro "Niccolò V" - cinema parrocchiale ITALIA - cappella musicale e Pueri Cantores
Descrizione

Nota storica

Oratorio di Santa Croce in Sarzana (sec. XVI – XVIII)

Note storiche del prof. Maurizio Marchini

Sorge su un lato di via Rossi, stretto borgo cittadino, parallelo alla centrale via Mazzini (o Romea) che collega l'abside della pieve di S. Andrea a quello della Cattedrale di S. Maria Assunta.
L'edificio, a pianta rettangolare, è orientato da levante a ponente e disposto con l'asse maggiore parallelo alla via, su cui si affaccia con uno dei lati maggiori: in essa si aprono anche la porta principale e quella della sacrestia. Questo particolare orientamento non è riscontrabile in nessun altro edificio religioso della città se si esclude la chiesa conventuale di S. Francesco eretta fuori dalle mura tra la fine del XIII ed i primi decenni del XIV secolo. È possibile quindi che anche il nostro Oratorio sia sorto su una struttura più antica, forse medievale, simile a quella di edifici religiosi "ad aula" eretti in Liguria dagli ordini religiosi mendicanti.
Crocifisso in S. Croce (anon. Sec. XVII) Le notizie storiche, al presente, risalgono al secolo XVI. Si ha notizia che in questo periodo vi ha sede la confraternita di S. Croce aggregata all'antica arciconfraternita del Gonfalone di Roma, che è visitata da Vescovo Lomellini (1568) e dal visitatore apostolico mons. Angelo Peruzzi nel 1584. Da quest'ultima visita si sa che è "satis amplum" con unico altare per il quale si ordina la sostituzione del quadro con una immagine riferita al titolo della chiesa (S. Croce) e si dispone la collocazione sopra detto altare di un baldacchino "sub tecto". Quest'ultimo termine può far pensare che la chiesa fosse coperta non a volte come oggi, ma con una più semplice copertura in travi di legno con tavole e/o cotto, come la maggior parte degli edifici contemporanei.
Sempre a seguito delle indicazioni della visita apostolica si procede alla costruzione della sacrestia in un vano ricavato dietro la parete dell'altare maggiore, come è ancora oggi. Successivamente viene realizzata la nuova copertura a volte così da far assumere all'Oratorio la forma auspicata e disposta per gli edifici religiosi dalla Controriforma. Nella visita del vescovo Noselli (1669) l'Oratorio risulta ben definito e decorato con un secondo altare dedicato all’Addolorata, a lato del principale. In seguito verrà realizzato il terzo ed ultimo altare sulla parete di fronte e sarà così completato l'aspetto come ancora oggi appare.
Sul finire del secolo XVII ed i primi anni del successivo si amplia, decora ed affresca il piccolo presbiterio grazie al lascito testamentario del sacerdote G.B. Ricco, preposito della Cattedrale, morto nel 1667.

ALTARE MAGGIORE E PRESBITERIO. Il piccolo vano presbiterale è completamente rivestito di marmi policromi e bianco di Carrara, con altare a due colonne reggenti il timpano e coperto da una cupoletta ellittica completamente affrescata con la gloria dello Spirito Santo (XVIII sec.).
Sull'altare si trovano la copia del Volto Santo di Lucca in legno policromo (sec. XVII) forse lì collocato per ottemperare alle disposizioni del visitatore apostolico. Alla parete nicchie con reliquiari chiuse da eleganti ante lignee con vetro; completano l'arredo del vano preziose sedute lignee (sec. XVIII) e le eleganti porticine argentee del tabernacolo (sec. XVIII).

ALTARI LATERALI. Eleganti e ricchi di marmi anche i due altari laterali (privati in tempi moderni della mensa) in cui si trovano due eleganti sculture (in legno policromo). In quello di destra si trova un crocifisso in legno policromo mentre in quello di sinistra la statua della Vergine dei sette dolori o Addolorata in legno policromo del primo settecento.

ORGANO. A sinistra dell'ingresso, sul lato minore della chiesa, di fronte all'altare maggiore, è la loggia con colonne in marmo che ospitava l'organo settecentesco dell'Oratorio (vedi S. Chierici - Gli organi della Cattedrale di Sarzana - Ed. Società dei concerti - Eb. Fobion- 1994). Trasportato nei primi anni del XIX secolo nella vicina pieve di S. Andrea, da qui venne poi riportato nell'Oratorio alla metà dello stesso secolo per poi essere definitivamente tolto nel secondo dopoguerra.

SACRESTIA. Nonostante le spoliazioni delle varie soppressioni presenta ancora un elegante arredo ligneo costituito da armadi e cassettiere in legno di noce finemente intagliato del XVIII secolo.


Foto: Crocifisso in S. Croce (anon. Sec. XVII)

© 2007-2023